Messaggio a diffusione universale
11.2.1993 (-7)
Cari figli, la protervia di chi si presta a tranquillizzarvi mentre i tempi dell'esplosione si avvicinano sempre di più, costituisce colpa grave davanti a Dio, poiché ci si appropria di quella intima libertà spirituale per la quale ciascuno di voi provvederebbe al proprio benessere nell'anima e nel corpo. Le tensioni sono sempre più aspre e minacciano circostanze belliche impreviste, ma di tutto ciò nulla viene riferito anzi vi si continuano a fornire segnali di ottimismo per una millantata ripresa degli equilibri che regolano la democrazia dei paesi.
Voi però, cari figli, non siete abbandonati nel buio poiché dal Ciclo vi giungono continue illuminazioni che mediante la vostra Fede possono ben sostituirsi a quanto non interviene attraverso la conoscenza. Infatti, i messaggi soprannaturali che ricevono in tutto il mondo alcuni eletti a tale carisma, questi messaggi sono uguali nel contenuto, rivelano eventi di particolare gravità e inducono ciascuno a tutelarsi mediante una conversione che trasformi la vostra Fede nella applicazione della Fede.
Se il vostro spirito, cari figli, raggiungerà un sincero e autentico abbandono in Dio, anche i vostri occhi vedranno quanto attualmente non vedono, e la vostra mente comprenderà quanto attualmente non può comprendere. Questo stato di grazia è però concesso solo a quelli che scelgono di credere rinunciando a capire, quelli che ascoltano con il cuore, quelli che diffidano di ogni verifica umana e attendono il momento in cui il Signore a suo piacimento mostrerà negli eventi quanto era stato preannunciato.
Figli miei attenti, non lasciatevi dissuadere ancora una volta dall'accogliere nel vostro personale atto di Fede la promessa divina, il tempo è giunto e il Signore non ha tradito nessuna delle sue creature che hanno sopportato la sofferenza quotidiana con religiosità, nella speranza di un reale suo ritorno, il Signore ha mandato sulla terra per la seconda ed ultima volta suo Figlio, Giusto, per esprimere l'atto estremo della giustizia divina applicata a tutta l'umanità affinché gli iniqui siano puniti e i puri di cuore premiati, ma gli uni e gli altri dovranno riconoscere in lui la potenza del Padre.
Questo evento però che rivede tra di voi presente fisicamente il figlio di Dio ha scatenato le ire di coloro che della sua croce ne fecero un ministero all'insegna del potere e della ambizione, ire che non fermeranno i tempi di Dio, ma confermeranno l'urgenza della chiusura dell'era di Satana per la riedificazione della nuova Chiesa di Cristo attraverso la purificazione della dottrina da ogni deformazione o contaminazione.
I ministri della Chiesa, alcuni, non tutti, gridano allo scandalo perché il Signore ha riportato tra le sue creature il proprio figlio, sostengono che tale evento può verificarsi solo in occasione della fine del mondo, limitano la insindacabile volontà di Dio che nella sua infinita misericordia intende far vivere ai più meritevoli un'era priva delle insidie di Satana, un'era ove non più si richiede il sacrificio di una vita ma l'espressione più gloriosa di essa quale restituzione di speranza e ritrovamento di Fede interiore.
Questi ministri hanno forse dimenticato che il Signore fa quello che vuole? O pensano che si debba loro chiedere il permesso per restituire il governo delle anime a Colui che morì per la loro salvezza? O forse Dio ha smesso di parlare alle proprie creature, di comunicare, di elargire a quanti da millenni invocano la sua grazia nel concedere ad una umanità tanto provata nel dolore non un ricordo ma una realtà identica a quella che gli uomini di duemila anni fa vissero ed amarono?
Cari figli, l'unica libertà che ancora è concessa è quella di credere o di non credere, ma coloro che crederanno assaporeranno tutta la grandiosità e la magnificenza di Colui che è tornato a nascere realmente, il Santo Bambino, Giusto, così come la Sacre Scritture raccontarono perché tale verità si tramandasse nei secoli fino al giorno del suo stesso compimento.
E questo giorno è avvenuto, e quanti ancora oseranno disconoscere nella evidenza ciò che Dio ha voluto saranno costretti ad assistere umanamente a ciò che per grazia divina ebbero evitato.
Cari figli, il piccolo Giusto è tra voi, e molti sono i cuori sparsi nel mondo che ne hanno sentito la presenza poiché egli è già operante per coloro che lo hanno atteso ed amato senza contestarlo. Tra poco tempo il mondo cambierà il proprio volto e le rughe del peccato si distenderanno sulla crosta terrestre fino a restituire lo splendore dei tempi non contaminati dal male, e allora, lo riconoscerete in quella quotidiana distribuzione di favori celesti che già lo distinsero la prima volta, lo riconoscerete e lo amerete poiché la vostra somiglianza con lui crescerà nel rendervi disponibili anche voi a far passare nel vostro cuore la potenza divina mediante lo Spirito Santo.
Quel giorno figli miei non è lontano, è però un giorno che non precederà gli eventi stabiliti dal Padre, poiché è necessario che le virtù dei forti mostrino tutto il loro coraggio nell'ultima battaglia contro Satana e ne sanciscano la fine del suo operato. Allora, poiché il male sarà stato cancellato, e le colline avranno riacquistato i sereni colori della pace, e le acque torneranno a placarsi senza il tormento delle correnti, e si rivedranno i tramonti segnare i profili di un orizzonte riconquistato, allora Giusto apparirà a tutta l'umanità e voi comprenderete che la sua nascita avvenuta ancor prima della chiusura dei tempi ha voluto mostrare ancora una volta il suo amore, un amore capace di far vivere ai meritevoli quanto l'uomo ha perduto nella schiavitù del peccato.
Figli cari, fin d'ora, cercate nel vostro cuore la presenza del Santo Bambino egli è già tra di voi per amarvi come voi lo amerete.
Vi benedico.
(.............)