Messaggio a diffusione universale

8.1.1994 (-7)

Cari figli, che disastro! Eppure un disastro più grande si aggiunge alle catastrofi che in questi ultimi giorni vedono coinvolto il mondo intero, è il disastro della vostra cecità il disastro della vostra ostinazione, noncuranza, il disastro del vostro egoismo tale da rivolgere lo sguardo solo a voi stessi, a quel benessere che pur a breve perderete, così come milioni di vostri fratelli hanno già perduto.

Ma che cosa avete, figli, al posto del cuore? Forse la pietra? Ma nemmeno la pietra si mostrerebbe tanto insensibile al continuo martellamento di segnali tutti provenienti dalla misericordia del Padre Celeste perché vi ravvediate nel tempo
utile per la vostra salvezza!

Tutto il mondo è in pericolo, le guerre pervadono interi paesi come un'epidemia contro la quale solo il raro farmaco dell'amore potrebbe combattere con successo, e là dove la guerra ancora non appare nel senso cruento ed esplosivo si prepara uno dei momenti storici più drammatici che l'umanità possa ricordare. La state pur vedendo la vostra bella Italia da quali luride mani è da tempo governata, ma sembra ancora non bastarvi tanto scandalo per ritrovarvi uniti nelle piazze a cacciar via chi non sente nemmeno la naturale vergogna di essere comunque sospettato! No, voi al più ascoltate, commentate, ma non vi responsabilizzate in alcuna azione che vi esponga con i vostri nomi, con le vostre mani pulite di un lavoro onesto, a pretendere quel ricambio totale che possa auspicare nei luoghi del potere volti nuovi, volti non eredi di complotti, manovre e pattuizioni, volti mandati dal cielo per un tempo di giustizia tale da riconoscere alle autorità delle nazioni il rispetto dovuto.

Attenti cari figli, sono queste ore che scandiscono il tempo come una bomba ad orologeria, attenti impedite il peggio, sappiate che ogni ulteriore indugio da parte vostra sancisce migliaia di morti che da un momento all'altro potreste veder giacenti nelle strade, non firmate la vostra perdizione con il sangue dei nuovi martiri, riscoprite in voi l'amore, la carità, quelle virtù che tutte furono testimoniate dal coraggio eroico della croce. Gesù' mise se stesso sulla croce per impedire che altri vi fossero inchiodati, voi, voi stessi, voi che oggi restate inerti ben sapendo che la vostra immobilità lastricherà di croci tutta la terra.

E allora che aspettate, è mai possibile che queste parole non scuotano in voi nulla che possa convenirvi ad un autentico atto d'amore? O credete che il Signore permetterà che scegliate a vostro piacimento quanto il suo consiglio vi è gradito e quanto invece ritenete di disattendere?

No, cari figli, lo disse Lui stesso: "O con me o contro di me". Ricordatevelo e deducete quanto del suo Verbo deve essere applicato agli eventi attuali. E' inutile che vi siate procurati il grano, o l'acqua e tutto ciò che nel dramma potrebbe occorrervi se poi disattendete da ogni altra azione che vi riconosca parte di una collettività, di una società, di una umanità, se vi comporterete così, ancora all'insegna dell'egoismo, al primo tremare della terra vedrete ogni vostra provvista andare persa e voi rimarrete privi di ogni strumento che possa concorrere alla salvaguardia della vostra vita.

E allora, cari figli, avete poche ore utili per ravvedervi, badate che la situazione generale annuncia veramente quanto di terribile la fantasia umana possa immaginare. Non vi illudete che all'interno delle vostre case ancora trovate il calore e la luce e l'acqua e una tavola imbandita, tutto questo a breve sarà un miraggio e voi dovrete ripercorrere quel lungo cammino che attraverso il deserto promise la salvezza. Non credete ci siano strade alternative, nemmeno la strada del male, poiché il maligno è stato dichiarato privo di ogni potere esecutivo a chiusura della sua era, l'era dominata dalle sue legioni.

Il tempo di Giusto è già in corso e molti sono già in cammino, accodatevi anche voi, chiedete, informatevi, rendetevi attivi nella ricerca della giusta idea attraverso la quale i vostri occhi riconosceranno la presenza viva del Figlio di Dio e della Santa Mamma.

Cari figli è tempo che voi mostriate l'autentico desiderio di riconoscervi cristiani, cristiani secondo l'insegnamento che ben annunciò gli eventi che state vivendo per mezzo del fratello Giovanni. Badate che sono questi i giorni dell'Apocalisse, non pensate che siano giorni avvenire, sono esattamente questi e tutto si sta svolgendo così come fu descritto.

Riconoscete tra di voi l'anticristo, è vicino a voi, nelle vostre case, nelle menzogne che intendono tranquillizzarvi al solo fine di distrarvi da quanto si tenta di operare per la vostra definitiva perdizione. Alzate gli occhi al cielo, ammirate ancora quella stella che fu il segno del grande evento e scacciate dal vostro cuore ogni incertezza, abbiate Fede, credere è la sola autentica difesa dal male, badate che il Padre Celeste non ha mai tradito la Fede delle sue creature, ma certo non può precedere la vostra testimonianza, nell'applicazione di questa indispensabile virtù per essere suoi figli. Lo capite?

Ed allora coraggio, riacquistate il senso dell'umanità, siate esseri viventi dotati del cuore e dell'intelletto, è ora che questi doni siano da voi utilizzati, così come si rende necessario per sbarrare la strada al nemico che avanza, per far sì che dietro la minaccia di un orizzonte scuro, si intraveda il chiarore di quella promessa che mediante la vostra speranza sarà presto realtà.

Vi benedico.

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