Messaggio a diffusione universale

13.1.1994 (-7)

Cari figli, nulla si placa nel susseguirsi di eventi esplosivi e sconvolgenti che interessano in questi giorni tutti i paesi della Terra, così come il ciclo trasmette instancabilmente a tutta l'umanità l'invito per l'estrema conversione al Padre Celeste.

Le situazioni incombono gravemente su ciascun uomo, ma anche destabilizzano ogni ulteriore resistenza di tipo sociale e comunque collettivo, né sembra ormai possibile un generale recupero del bene in coloro, i più ahimè, che deliberatamente hanno operato la scelta del male.

Quanto sangue figli miei, come le urla dei disperati rimarranno nella sofferta memoria dei superstiti, e come tanto disastro avrebbe potuto essere evitato grazie a quell'arma potente dell'amore capace di sanare i conflitti più gravosi per l'uomo.

Eppure cari figli, nemmeno di fronte all'evidenza di tanto male si ricorre a questa arma, un'arma che pur tutti possiedono giacché la divina misericordia la conferisce a ciascuna creatura nel momento stesso del suo esordio sul pianeta Terra.

Che ne avete fatto figli miei di quest'arma, dove l'avete riposta, ormai sepolta dalle ragnatele antiche del tempo, era pur sì splendente e lucente come quella dell'Arcangelo Michele e, stranamente, diabolicamente, così come ogni bambino avrebbe fatto, voi non avete sentito il bisogno d'impugnarla, nemmeno per gioco, un gioco che sarebbe divenuto la più bella realtà capace di coinvolgere tutta l'umanità. Siete rimasti inermi di fronte al nemico, vi siete prostituiti a lui che ben altre armi ha usato per confondervi e conquistarvi, per detenervi fino alla morte del vostro spirito e seppellirvi in quella eterna perdizione che ora è regno di Satana.

Perché figli miei lo avete fatto, perché non vi siete ribellati, perché non avete sentito il bisogno di contrapporre le vostre armi, o veramente avete peccato di fede credendo di non avere nessuna possibilità di salvezza di fronte a quella apparente e diabolica forza del maligno?

Figli miei, lo sentite il rimbombo del nemico implacabile che da un momento all'altro vi si mostrerà con le vere ed orribili sembianze perché cadiate anche nella desolazione di scoprire le mostruosità cui avete affidato la vostra vita?

Ascoltate gli echi non troppo lontani di quelle atroci sofferenze che vi si annunciano e comportatevi così come farebbe una famiglia che all'improvviso percepisce il sopraggiungere degli invasori.

Perciò sbarrate le porte della vostra casa spirituale, la porta della vostra anima e nel segno di una conversione autentica che realmente desiderate, cercate nella soffitta di quella ingenuità che vi vide bambini,che conobbe la purezza del vostro cuore, cercate il giocattolo che fu dono di Dio per il vostro natale, cercate la spada dell'amore e schieratevi pronti a combattere la battaglia finale.

Voi cari figli oggi siete ancora diffidenti, pensate di essere troppo deboli di fronte alle immani catastrofi, che pur si verificheranno, ed allora il Padre Celeste mi autorizza a spronarvi, ad incoraggiarvi, quanto è stabilito nel suo piano si verificherà ma la potenza del Signore sarà tale da rendere salvi, superstiti, tutti coloro che impugneranno la spada della salvezza. Badate, ce l'avete tutti, a nessuno manca, forse qualcuno pensa o teme di averla perduta nel groviglio delle proprie sofferenze terrene, forse qualcuno si vergogna di riprenderla dopo averla rifiutata in cambio delle briciole velenose dell'odio, ma il Signore ha saputo conservarla nello scrigno di ciascuna sua creatura.

Aprite la vostra cassaforte, dunque, disponete anche della chiave riposta in un gesto di docilità e di abbandono che non deve mancarvi e vi troverete all'istante valorosi soldati pronti e forti per affrontare qualunque nemico.

Coraggio figli miei, coraggio, non badate alla debolezza delle vostre membra stanche od inturgidite dalla ignavia, scuotetevi, tiratevi giù da quel giaciglio che vi sembra comodo ma che è già letto di morte per le vostre anime, quel che umanamente vi appare impossibile è già pronto per ciascuno di voi, ma voi dovete guidare quanto è sottoposto alla vostra volontà, al vostro libero arbitrio, in un rinnovato atto di fede che a breve testimonierà la vostra salvezza.

Voi cari figli versate nella medesima situazione di un moribondo in attesa dell'ultimo sacramento, ora dovete solo aprire gli occhi ed accorgervi che quel sacramento è veramente di fronte a voi, è il Signore stesso che intende salvarvi, portarvi a vita eterna mediate il suo alimento e in tal senso dovete credere che quanto vi viene offerto è veramente l'unica ma anche l'ultima possibilità per la salvaguardia delle vostre vite. Rinnovate in voi questo sacramento e chiamatelo amore, tornate almeno ad amare voi stessi per amare nuovamente il vostro prossimo, riconoscetevi fratelli e simili tra di voi per ritrovare l'uguaglianza con Colui che si fece uomo per condividere con voi la triste vicenda umana sollevandovi dal peso
di una croce che divenne sua nel sacrificio cruento.

Ora figli miei il Ciclo si oscurerà ancora e voi sarete presi dalla paura, è tempo dunque che ciascuno predisponga in sé la luce del proprio spirito affinché quando tornerà il chiarore, poiché l'arma dell'amore avrà infranto le fitte tenebre dell'odio, voi possiate dire: "II mio cuore ha guardato la potenza dell'Altissimo".

Vi benedico.

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