Messaggio a diffusione universale
25.12.1992
Figli miei esultate!
La Gloria di Dio Padre riassume sulla terra, tra di voi, le sembianze umane di quell’unico Figlio quale espressione vivente di quella giustizia anzitempo promessa. Esulti la città di Roma, centralità del cristianesimo luogo eletto per un ritorno annunciato che vede in questo Natale la rifondazione della Chiesa di Cristo mediante il suo stesso ritorno, reale, in una nascita identica alla prima quale re dei giusti e degli eletti a nuova vita.
Ora ascoltate figli miei, l’estremo appello che il Padre Celeste intende rivolgere a voi tutti per la salvezza eterna delle vostre anime, affinché in tale gesto si riconosca soprattutto il senso infinito del suo amore.
“E’ Dio stesso che vi parla quali figli da me amati più del mio stesso figlio Gesù mandato sulla terra per infondere tra le creature il sentimento dell’amore e della fratellanza e ricevere in cambio la derisione e l’offesa e la morte mediante la crocifissione dalla quale tuttavia scaturì il suo perdono. Le lacrime di quanti lo amarono fecero germogliare sul terreno fertile della sofferenza i fiori freschi della mia infinita misericordia verso i peccatori di questa era ai quali rivolgo la mia ultima chiamata per la seconda ed ultima volta l’esempio vivente di mio figlio perché possiate riconoscerlo quale GIUSTO nel trionfo della giustizia. Giusto è tra voi e il suo vagito è identico a quello dei vostri figli e già respira della vostra stessa aria e sa ben riconoscere nella vivacità di un bimbo appena nato un sorriso sincero da una carezza forzata. Ma in tale somiglianza figli miei, attenti a non dimenticare mai che egli è mio diretto discendente e a lui spetta il riconoscimento della regalità del Padre poiché ancora una volta si distinguerà tra di voi così come accadde duemila anni fa, ma questa volta nessuno approfitterà più del suo amore poiché il tradimento operato da Giuda e da me permesso per il riscatto di tutta l’umanità non rientra più nel mio piano essendosi esaurita l’era di Satana con la sua sconfitta.
E gli angeli e gli arcangeli cantano la gloria del ritorno di mio figlio tra di voi nel segno di una vittoria che restituirà alle creature più meritevoli un tempo di vita così come fu prevista nel paradiso terrestre al riparo dalle insidie del maligno e pertanto permeata della presenza dello Spirito Santo che illuminerà i cuori dell’umanità superstite perché Giusto possa essere degnamente amato e imitato a garanzia della vita eterna di tutte le anime.
Nel suo nome fuggano fin d’ora gli iniqui o si prostrino ai suoi piedi in un sincero pentimento, così pure i profanatori della sua parola e quanti altri si sono appropriati dei suoi stessi regni che dovevano rimanere incontaminati nell’attesa del suo ritorno, nel suo nome si rispettino per sempre le mie leggi così come furono impresse sulle tavole perché si onori me attraverso di lui e si ami lui nel timore di me. Siano pronti a espiare le colpe quanti intendono implorare l’estremo perdono attraverso la testimonianza di questo evento perché non si abbia a lamentarsi di quel giudizio finale oltre il quale i tempi saranno terminati. Mio figlio è tornato tra di voi perché non vi sentiate soli quando il buio per giorni interi sovrasterà la luce, e la terra tremerà e le vostre ricchezze cadranno in pezzi, ma se nemmeno questa volta implorerete il suo aiuto e il mio perdono allora perirete nella paura e nella sofferenza e quando tutto sarà finito sorgerà la nuova Chiesa ad opera di quanti in mio figlio avranno trovato al salvezza. L’era nuova saluterà i puri di cuore, i semplici, gli innocenti, i caritatevoli, gli umili, i forti nella Fede, i perseveranti nella sofferenza e il mio popolo, il popolo di Dio Padre vostro si ricostituirà e vivrà in mio figlio finché il mondo non avrà fine. E voi, figli dell’era nuova, prima generazione del tempo dei giusti, fratelli in Cristo Gesù tornato in GIUSTO innalzerete le vostre mani e direte: Padre Nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra, dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male.
E la mia volontà sarà compiuta nel senso della giustizia perché non debba più vedersi castigato l’innocente e assolto il colpevole, affamato il lavoratore e sazio l’ozioso, povero il risparmiatore e ricco il ladro, sano il peccatore e malato l’onesto, ma a ciascuno sia dato e tolto secondo i meriti nel rispetto delle leggi terrene poiché queste saranno uguali alle mie leggi.
Questo figli miei rappresenta la nuova nascita per mezzo della quale potrete ancora salvarvi poiché un altro messia non ci sarà, ma quanti ora riconosceranno colui che disconobbero duemila anni fa saranno perdonati secondo l’applicazione dell’amore e della misericordia infinita nell’intero arco della vita terrena dell’uomo. Perciò siate il presepio vivente rigenerato nell’anima accanto alla nuova culla, sciogliete tutti il ghiaccio che ancora imprigiona i vostri cuori nella morsa dell’incredulità e incamminatevi verso colui che ha scelto nella città eterna il luogo ove è stata generata una mangiatoia intessuta dalla Fede di chi ha creduto nel suo ritorno.
E’ la mia benedizione che segna sul vostro capo redento l’inizio della nuova era”.
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