Messaggio a diffusione universale
24.4.1994 (-7)
Cari figli, a quanto poco o forse nulla serve l’allenamento misericordioso cui nella sua infinita bontà il Padre Celeste vi sottopone, tanta è la sua grande sofferenza nell’assistere all’olocausto della sua umanità per colpa dell’uomo. E’ tanto tempo ormai che vivete un’altalena di eventi che oscilla dal dramma a quella apparente ricomposizione delle vicende che pur sanciranno a breve il vostro destino; eppure vedete cari figli, soprattutto coloro che tra di voi dovrebbero applicare la Fede, che sostengono di credere nelle cose del Cielo, soprattutto costoro, sono muniti degli strumenti della giusta lettura di quanto oggi pone a rischio la pace nel mondo intero. Niente affatto, ancora non si vogliono indossare le lenti dello spirito, ancora la deformazione dalle molteplici forme di cecità che hanno indotto i più alla perdizione, comanda su di voi, alimenta l’artificio e quanto altro può tradursi in quel senso di vigliaccheria per il quale si preferisce sdrammatizzare anche la visione umana del regno dei morti.
Vedete cari figli, dovreste veramente riflettere sulle ragioni divine che vi mostreranno un giorno l’incombere sfrenato del disastro e un altro giorno una ipotesi di tregua di tutte quelle gravissime tensioni che stanno definendo disastrosamente la fine di un’era.
Non vi viene in mente che il Padre Celeste voglia costantemente rammentarvi la possibilità di salvezza derivante dalla sua grazia infinita, per i corpi e per le anime di tutte le sue creature? Non vi sentite invogliati a ricercare in voi stessi, nel vostro cuore, quel semetto ancora nascosto ma forse capace di proliferare un tempo nuovo di giustizia e di beatitudine estesa su tutto il creato? Come vi comportate invece? Nel modo più facile ma anche più irresponsabile: infatti trascurando completamente una rivisitazione personale del vostro cuore, per rinnovarvi nello spirito già tanto contaminato dalla sofisticazione del maligno, voi vi ponete quali critici osservatori di coloro che mossi solamente da meschini interessi di potere che possono delineare una situazione piuttosto che un’altra, quindi di conseguenza voi ponete nelle mani dell’uomo la colpa della guerra o il merito della pace, la vicenda umana si conclude con la morte o l’ipotesi di una di vita, non andate oltre, la vostra ignoranza spirituale, la vostra pigrizia nel ricercare ragioni che vadano oltre l’umano non si avvicina all’unica e vera fonte da cui si origina la storia passata, presente o futura del mondo intero.
Eppure cari figli è ormai evidente che nell’ambito di un sì grande complesso ed universale momento di destabilizzazione ci sia una sola regia, e pertanto, giacché di razza in razza, di paese in paese gli interessi umani si contrappongono naturalmente, quel comune interesse che rimuove dappertutto ogni malsano equilibrio, può essere solo al di sopra di tutto e di tutti, e così è facile risalire al Padre Celeste che intende porre fine al tempo satanico della ingiustizia.
E allora voi vi chiederete, ma se la volontà di Dio è una volontà di giustizia, se Dio stesso intende portare a compimento il suo progetto rinviando nella espressione vivente suo Figlio, il Giusto, perché allora tante catastrofi? Dovremmo assistere subito al bene, alla beatitudine, poterne godere tutti indistintamente, poiché solo cosÏ ci convinceremmo dell’opera diretta della mano dell’Altissimo.
Ebbene cari figli voi dovete stare allora molto attenti, poiché se vi renderete vittime di tale ragionamento voi stessi vi porrete nello stesso e medesimo errore in cui cedettero gli Ebrei, perdendo così quel particolare privilegio che fece di loro il popolo eletto. Infatti anche in quel tempo si attendeva di riconoscere nel Messia l’espressione del bene e della giustizia, mentre nella realtà l’avvento di Gesù vide molte guerre e persecuzioni, vide il peccato e la violenza, vide quanto sì il Figlio di Dio avrebbe potuto impedire se non si fosse resa indispensabile mediante il suo stesso sacrificio, quella purificazione che nemmeno fu tale, tanto l’uomo era contaminato e non disponibile, così come ora.
E allora voi direte, occorre in tal modo un altro sacrificio cruento? Proprio così cari figli, ma questa volta per ottenere la purificazione, il sacrificio sarà diretto, sarà il vostro sacrificio e non quello di chi fu il Salvatore per tornare come Giudice.
In tal senso ogni volta che le vostre tribolazioni e quelle di tutta l’umanità sembrano avere una tregua, in quel momento è il Signore che vi chiede: Vi siete purificati? Vi è bastato? Mi avete riconosciuto? Siete pronti a mostrare la vostra docilità? Vi siete distaccati dalle morbosità del mondo? Ma voi siete sordi e nulla ascoltate di quanto il Padre Celeste pur vi domanda. Ed ecco che la tregua si interrompe e ricadete nel dramma e così intanto l’umanità si riduce progressivamente.
Quei pochi che rimarranno però, saranno veramente i puri e godranno dell’immunità da ogni contaminazione per tutto il tempo del Paradiso Terrestre a loro destinato.
Riflettete con onestà spirituale su quanto il Cielo vi tramanda mediante i nuovi profeti.
Vi benedico.