Messaggio a diffusione universale
2.5.1994 (-7)
Cari figli, quanta confusione e incertezza persistono nel vostro animo e nella vostra mente, accecati dal rumore assordante di un tempo che non volete ritenere chiuso. Eppure voi stessi, figli cari, avete pagato l’amaro prezzo di decenni e decenni di errori concretati da un sistema errato e tanto lontano dai desideri che il Padre Celeste aveva espresso per tutta la sua umanità; ebbene insistete ancora, quasi a volervi portar dietro l’effetto dei vostri errori, quindi le vostre sofferenze, le vostre angosce, le vostre ansie, tanto siete morbosamente avvinghiati al vostro egoismo!
Vedete, l’egoismo si manifesta anche nel dolore mentre si pretende che il Signore guarisca i vostri mali, li prenda sulla sua croce, noi vi rimaniamo attaccati, controllori dell’opera di Dio.
Ed è anche ora cari figli, ora che la storia ha dimostrato che un tempo si è veramente chiuso, ora che vi è stato annunciato un nuovo tempo di bene, di pace, di fratellanza tra gli uomini, di Giustizia, ecco che reclamate conti presumibilmente sospesi, attendete questo, cercate quell’altro, come se si proseguisse sulle tracce precedenti.
Ma allora non credete? Non avete nulla compreso di quanto realmente è cambiato, di quanto ha posto fine alle sofisticazioni del maligno che hanno gestito finanche il vostro respiro?
Badate che è un rischio grave quello che state scegliendo liberamente di correre nonostante gli inviti del Cielo: può essere anche vero che aspettate in buona fede il lavoro per vostro figlio, il rientro del marito infedele, la guarigione del fratello, la realizzazione di un vostro qualunque sogno, ma ciò che il Padre Celeste vi invita a considerare è che nel momento in cui nei suoi confronti vi ponete in una condizione di creditori di conseguenza vi esponete anche all’esatto calcolo dei vostri debiti.
E allora vi conviene? Certo che no cari figli, giacché i vostri debiti sono di gran lunga superiori ai crediti e pertanto oltre a non dovervi nulla, il Signore potrebbe domandarvi il resto. Ecco dunque che per intervento della sua divina misericordia, e per effetto delle numerose intercessioni di Maria Mediatrice, il Padre Celeste ha stabilito che l’unico modo per il compimento del suo divino progetto era quello di ricondurre l’uomo, così come fu in origine, prima del peccato di Adamo ed Eva, a quello zero assoluto capace di annullare ogni rapporto di dare-avere, nell’esclusivo interesse del benessere delle sue creature che in tal modo avrebbero potuto godere delle beatitudini di quel Paradiso Terrestre secondo la promessa.
E siamo giunti, figli miei, proprio in questo tempo, solo che non lo si è voluto riconoscere, anzi lo sfregio è tale verso la infinita bontà del Padre che si tenta di rendere non credibile l’ipotesi di un periodo di vita nella grazia divina sulla terra, e ad ostacolare la vostra Fede in tal senso sono proprio i ministri della Chiesa. Perché? Ve lo siete mai chiesto? Perché loro per primi hanno disatteso nel preparare i vostri animi all’evento più importante della storia dei secoli, l’evento per il quale ai meritevoli nulla sarebbe stato tolto di quanto pur fu donato prima che si compisse quella disobbedienza fatale per il destino della umanità.
Infatti cari figli, se vi si fosse tramandata la promessa del Padre e del Figlio nel ritorno dell’espressione vivente della Giustizia, tutti voi avreste gareggiato secondo le regole del buon vivere, tanto sarebbe stato forte e autentico il desiderio di convivere e condividere l’amore divino, così come fu duemila anni fa per gli apostoli e per i discepoli, ma così non è stato, anzi il sacrificio della Croce è divenuto simbolo di vita oltre la quale le vostre speranze sono state alimentate non verso una vita migliore sulla terra, ma verso un premio dopo la vostra morte, e così solo i forti nella Fede, pochissimi, si sono mantenuti nel piano di Dio, gli altri hanno purtroppo deviato, perdendo di vista un obiettivo capace di mantenersi nel giusto operato quotidiano.
Allora figli miei è bene che in un solo istante recuperiate l’errore tanto grande nel non aver percepito tra di voi la reale presenza divina, badate che potreste assistere alla sua manifestazione da un momento all’altro e in tal caso dovreste essere pronti nello spirito e in tutte quelle consuetudini che vi permetterebbero di proseguire al suo fianco il vostro cammino.
Lasciate perdere coloro che vi dissuadono, riflettete piuttosto quali sentimenti malefici si annidano nell’animo di coloro che vi stimolano a diffidare del ritorno del Re dei Re. Eppure che a Dio nulla sia impossibile, è noto a tutta l’umanità, e pertanto ogni evento può prevedersi quale esecuzione del suo progetto, e tra l’altro se siamo chiamati ad attenderci calamità e catastrofi perché dobbiamo spegnere la speranza e la Fede di poter guardare anche al ritorno di Giusto tra coloro che tanta ingiustizia hanno subito?
Se i suoi ministri, i ministri della sua Chiesa fossero fedeli al suo mandato, dovrebbero diffondere tale speranza, dovrebbero rialimentare gli animi in tal senso e non uccidere in voi stessi quella voce che intende dirvi: “Resisti, io sono già sulla terra, presto mi vedrai e godrai della mia giustizia”.
Vi benedico.