Messaggio a diffusione universale
8.5.1994 (-7)
Cari figli, il tempo che state vivendo diventa sempre più un tempo di disorientamento in conseguenza della vostra caparbietà nel credere ciò che vi si mostra come vero anziché ricercare, quantomeno nella evidenza di ciò che vedono i vostri occhi, quanto vi aiuterebbe a comprendere il delicato passaggio di questa era già alle vostre spalle nella nuova era già introdotta per molti di voi.
Se infatti pensate di assistere ad un ipotetico giorno di definizione di questo tempo voi incorrete cari figli in un grossolano errore, poiché vi sfugge in tal senso il profondo significato della misericordia di Dio.
Il Padre Celeste ha annunciato e preannunciato mediante i vecchi e nuovi profeti quanto secondo gli eventi che pure la storia dei secoli ha sottoscritto avrebbe dovuto crearvi le condizioni di un giusto discernimento fino a riconoscere un particolare periodo, quello attuale, nel quale l’inizio del nuovo tempo si sarebbe sovrapposto alla fine del tempo precedente. E perché mai, vi chiedete nella vostra paradossale ignoranza? E in tal modo compite un altro dei gravi peccati contro la Fede.
Infatti cari figli, trattandosi l’ultimo tempo del tempo di mille anni precedenti il Giudizio Universale e quindi la reale fine di tutti i tempi, e trattandosi anche di un tempo da considerare quale premio per i sopravvissuti nella vita del corpo e dell’anima così come descritto nel progetto di Dio, il Padre Celeste, nella sua onniscienza e onnipotenza ben sapendo che questo tempo sarebbe rimasto spopolato in conseguenza dei vostri peccati, lo ha introdotto prima perché tutti voi, nella evidenza delle catastrofi cui il mondo è sottoposto, possiate riconoscere l’ultima possibilità per una reale vostra conversione e guadagnarvi quella salvezza terrena quasi annunciatrice della salvezza eterna.
Voi però cari figli, siete ancora ostinatamente ciechi poiché nelle immani sofferenze che vedono ormai lo spopolamento di tutti i paesi della terra non volete riconoscere l’ultimo gong, anzi vi lasciate illudere dai nuovi cantastorie e sperate che tutto debba risolversi, dando per scontato che certi eventi sono sempre accaduti eppure nulla si é mai fermato.
Stolti, stolti, e semmai viene da dirvi, voi state correndo per vostra scelta incontro alla morte e ciò che è peggio è che ne sareste pur consapevoli se ascoltaste la voce del vostro cuore anziché drogarvi di false parole provenienti dai più sporchi interessi umani.
Svegliatevi, tante sono le sollecitazioni del Cielo, e tante continuano ad essere le lacrime della Mamma Celeste perché vi ravvediate, siete giunti alla sponda oltre la quale la voragine del precipizio pronto a raccogliervi è già aperta, perché non vi fermate? Perché non tornate una buona volta sui vostri passi per rivisitarvi, per chiedere a voi stessi, in tutta coscienza se siete incorsi in errori mortali per le vostre anime? Il Signore dà tempo a ciascuna sua creatura che sia sincera nel riconoscere i propri peccati, ma forse non credete che il Giusto è già tra di voi e deve dare inizio al suo mandato di giudice per il quale era previsto, così come si è verificato, il suo ritorno? Pensate davvero che di Lui, del Figlio di Dio, si debba celebrare la sola memoria?.
No, cari figli, è più facile che la memoria dei vostri peccati e della vostra perdizione resti scritta nella storia dei secoli poiché la presenza divina sta per manifestarsi e ciò che forse nel ricordo ha indebolito la vostra Fede al punto di perdere l’antico timor di Dio, subirà un tale terremoto che per un momento il cielo e la terra si uniranno e si ricomporranno come cielo nuovo e terra nuova, con creature nate nuovamente nella vita del bene e tra queste creature rimarranno solo quelle che fin d’ora vivranno in ringraziamento di tanto privilegio, con lo spirito ricolmo di beatitudine, la stessa beatitudine dei semplici, dei puri di cuore, di coloro che nulla hanno da chiedere per sé tanto sono inebriati della presenza e della totalità del bene.
Ma a voi cari figli, tutto questo sembra sia un racconto fiabesco, poiché se solo ci credeste un poco, nulla vi tratterrebbe dal riordinare le vostre coscienze secondo un ordine e un’armonia capaci di accogliere la perfezione, emanazione di Dio.
Voi continuate ad essere distratti, voi rivolgete la vostra attenzione solo a voi stessi, ai vostri problemi, a quanto deve alimentare il senso materiale dei vostri desideri, è vero, avete sofferto e state ancora soffrendo, temete il peggio, ma è pur vero che tante sono state le possibilità che vi sono offerte per lenire tali sofferenze, ma voi le avete disattese tutte.
Vi comportate come atei, nel modo più vergognoso poiché avete l’ardire di proclamare anche la vostra Fede, eppure se qualcuno vi promette un posto di lavoro voi lo credete e anzi vi precipitate a ringraziarlo, anche con sistemi illeciti, poi di fronte al Signore, alla sua promessa nella quale sono comprese tutte le vostre necessità voi girate la testa dall’altra parte rimanendo insensibili, non credete, non ringraziate e pertanto non potete ricevere nulla.
Allora figli è tempo che vi scuotiate, badate i giorni sono pochi e la volontà di Dio deve dare un segno di chiusura ad ogni realtà capace di proliferare altro male.
Vi benedico.